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Cause e rimedi per la caduta dei capelli

da | Apr 15, 2020 | Estetica

Cause e rimedi per la caduta dei capelli uomo con diradamento frontale che controlla la caduta dei capelli

 

Il problema della caduta dei capelli riguarda molte più persone di quanto si possa pensare. Tutto dipende ovviamente dalla quantità, basti pensare che in media ognuno di noi, anche i più ipertricotici, perde dai cinquanta ai cento capelli al giorno. Un ricambio del tutto normale, perché il capello si rinnova e il vecchio lascia il posto al nuovo. Ma se la perdita diventa eccessiva e il rimpiazzo non è sufficiente, ecco che si trasforma in una condizione medica più grave che va affrontata adeguatamente. In questo caso diventa necessario, per arrestare la caduta, ricorrere al consulto di un dermatologo e un conseguente un trattamento.

Ma quali sono le cause principali della caduta dei capelli? Ci possono essere molte motivazioni diverse che quindi richiedono diverse soluzioni.

1.Il Telogem Efflivium è un fenomeno tipico delle donne post gravidanza, ma anche conseguente a: 1. intervento chirurgico 2. repentina perdita di peso, grosso stress e situazioni simili 3. assunzione di alcuni farmaci come antidepressivi, betabloccanti e antinfiammatori non steroidei. Si manifesta con una perdita massiccia di capelli mentre li si lava o li si asciuga. In questi casi la soluzione è rivolgersi al dermatologo che stabilendo la causa del problema, può indicare la soluzione adeguata. Se dipende da gravidanza o intervento chirurgico, la cosa migliore da fare è aspettare per scoprire se il problema rientra naturalmente.

2. C’è poi la perdita di capelli per motivazioni ereditarie, si tratta in questo caso di alopecia genetica. Stando a una ricerca della prestigiosa American Academy of Dermatology, si tratta della causa più comune di perdita di capelli. In alcuni casi il gene viene ereditato da entrambi i genitori, ma più spesso si tratta di una condizione ereditata dal padre. Nelle donne si manifesta con un diradamento all’attaccatura dei capelli all’altezza della frangia. In questo caso il dermatologo deve procedere a una serie di test per stabilire se la causa è ereditaria. Molto utile può essere procedere a una biopsia del cuoio capelluto allo scopo di scoprire se i follicoli sono “miniaturizzati”. Molto utile in questi casi l’applicazione sul cuoio capelluto due volte al giorno del minoxidil o del finasteride.

I prodotti anticaduta possono aiutare a rallentare la perdita di capelli o a bloccarla, garantendo una ricrescita più folta. È importante però affidarsi a marchi specializzati nel settore, in grado di produrre prodotti che aiutino il capello senza danneggiarlo. Per questo noi ti consigliamo i prodotti che trovi qui.

 

3. Va sicuramente menzionato l’ipotiroidismo. Un problema molto comune, considerato che milioni di persone, soprattutto donne, soffrono di malattie della tiroide. Nel momento in cui viene prodotto poco ormone tiroideo si verifica una condizione di ipotiroidismo nel caso contrario (se l’ormone è troppo) si parla di tiroide iperattiva. Il legame con la caduta di capelli, va ricercato nel fatto che l’ormone tiroideo è responsabile della velocità con cui il corpo utilizza l’ossigeno e l’energia per funzionare. Il malfunzionamento della tiroide dunque può portare alla caduta dei capelli.

4. C’è poi il lupus, malattia autoimmune cronica che porta il proprio sistema immunitario ad attaccare i tessuti sani che colpisce molte più persone di quanto si possa pensare. Basti pensare che riguarda qualcosa come 1,5 milioni di persone, soprattutto donne in età fertile. Le conseguenze sono stanchezza, mal di testa, ulcere orali, articolazioni gonfie ma si può anche arrivare a febbre, gonfiore a piedi e mani o intorno agli occhi, dolore al petto, anemia e in alcuni casi alla perdita di capelli. Il problema sta nel fatto che si tratta di sintomi molto generici, perché è facile riscontrarli anche in altre situazioni. L’unico modo per appurare la vera natura dei sintomi è affidarsi a un reumatologo che dovrà esaminare articolazioni e tessuti per scoprire se ci sono infiammazioni. La soluzione in questi casi è una terapia farmacologica per via orale.

5. Soprattutto nelle donne, un’altra responsabile può essere l’anemia caratterizzata da stanchezza, debolezza, pelle pallida, mal di testa, difficoltà di concentrazione, mani e piedi freddi e persino perdita di capelli. La prima cosa da fare è procedere a un esame del sangue in modo da verificare i valori di ferritina, la proteina che memorizza il ferro nel nostro corpo. La soluzione più immediata è cercare di consumare cibi ricchi di ferro come il maiale, il manzo, il pesce, la verdura a foglia verde. Da non sottovalutare anche i cereali arricchiti, come i fagioli che migliorano l’assorbimento del ferro. Bisogna considerare che in media le donne necessitano di 18 mg al giorno di ferro, 8 mg dopo la menopausa. In alternativa è possibile ricorrere a integratori specifici che combattono la perdita di capelli, a base di biotina, silice, L- cisteina e ferro.

6. Occhio anche alla sindrome dell’ovaio policistico, patologia che riguarda circa cinque milioni di donne. Dipende da un squilibrio ormonale per cui le ovaie producono troppi ormoni maschili e le conseguenze più gravi sono l’infertilità e la perdita di capelli. Si può risolvere con la pillola anticoncezionale, ricca di un potente anti-androgino che arresta la produzione di testosterone o lo spironolattone, che blocca la produzione di ormoni maschili. Ovviamente prima occorre un consulto medico.